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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATO“Perchè quotiamo i fondi in Borsa”. Intervista a Fabio Carretta (Diaman)

“Perchè quotiamo i fondi in Borsa”. Intervista a Fabio Carretta (Diaman)

AdviseOnly ha accolto con molto entusiasmo la notizia della quotazione in Borsa dei fondi comuni, partita il primo dicembre 2014  – a proposito, hai già risposto al nostro sondaggio sul tema?Fabio Carretta diaman

Tra le prime società a quotare in Borsa i suoi fondi c’è Diaman Scf, una Sicav indipendente italiana.

Diaman si autodefinisce una società “formata da persone appassionate di finanza quantitativa” e afferma che “idee, ricerca e metodologie innovative sono alla base delle strategie di investimento”. Attraverso processi di investimento dinamici, la società offre una gamma di fondi basati su strategie che mirano a massimizzare l’efficienza di portafoglio riducendo il rischio.

Cosa li ha spinti a intraprendere questa strada? E quali fondi hanno deciso di quotare, precisamente?

AdviseOnly lo ha chiesto a Fabio Carretta, direttore commerciale di Diaman Scf.

Perché avete deciso di quotare in Borsa i vostri fondi?

Pensiamo che la quotazione dei fondi in Borsa sia un cambiamento epocale per l’industria del risparmio gestito e un’opportunità reale per Sicav come la nostra: società di nicchia, poco conosciute dal pubblico proprio perché fino ad oggi hanno fatto fatica ad avere l’attenzione dei grandi network di promozione finanziaria o dei grandi gruppi bancari.

Esistono molte società come la nostra che rappresentano eccellenze nei segmenti di mercato dove operano, tramite la quotazione dei nostri fondi potremo avere più visibilità. E, soprattutto, i nostri fondi avranno la possibilità di essere acquistati da investitori evoluti e sofisticati.

Non solo: pensiamo che a questo nuovo segmento potranno essere interessati anche gli investitori istituzionali, sia per quanto riguarda la proprietà, sia per quanto riguarda la cliente della consulenza a pagamento.

Ad oggi quasi tutti i fondi hanno classi riservate agli investitori istituzionali con commissioni ridotte rispetto alle classi retail. Tuttavia, accedere a tali classi non è banale, poiché le banche depositarie, dopo il fallimento di Lehman Brothers, hanno regolamenti molto più ristrettivi, chiedono complicate due diligence in inglese e una serie di documenti che, per un responsabile finanza di una banca medio-piccola, sono abbastanza pesanti da produrre. Ora, invece con un semplice click potrà acquistare i fondi in Borsa con un costo commissionale normalmente poco più elevato, ma con una velocità e semplicità notevoli.

Per quanto riguarda gli investitori seguiti con la consulenza a pagamento, penso che gli stessi promotori finanziari, private banker e consulenti indipendenti punteranno all’utilizzo delle Sicav quotate che, come detto prima, hanno commissioni ridotte rispetto a quelle tipiche per la clientela privata.

Quali fondi quoterete?

I fondi che quoteremo sono cinque (NdR. Cliccando sui fondi e accedendo gratuitamente al sito AdviseOnly, potete vederne le caratteristiche e l’andamento).

  • Zenit Dynamic Bond: un fondo obbligazionario diversificato che investe in minibond, titoli governativi e corporate, High Yield, strategie long/short su Bund, valute e volatilità, con differenti metodologie.
  • Quant Bond: un fondo obbligazionario corporate che investe in mercati sviluppati, prevalentemente Europa e Nord America. Tramite modelli dinamici permette di controllare la duration del portafoglio, che può anche essere negativa, offrendo la possibilità di guadagnare anche in caso di rialzo dei tassi. Allo stesso tempo, con un altro modello dinamico, permette di proteggersi in caso di innalzamento degli spread.
  • Target Strategy: un fondo di ETP che applica una strategia Total Return, puntando ad un rendimento medio annuo del 5%, con un arco temporale d’investimento consigliato di almeno 5 anni. Seleziona le migliori opportunità con logiche momentum, ottimizzando il portafoglio per minimizzare gli scostamenti rispetto all’obiettivo di rendimento.
  • Trend Follower: applica una gestione dinamica (Risk-on/Risk-off) per investire nei mercati finanziari solo quando conviene. La strategia ha oltre 12 anni di track record reale e permette di creare un fondo realmente flessibile.
  • Mathematics: è un fondo long-short equity che utilizza una strategia unica per affrontare i mercati azionari con la massima flessibilità possibile: il 50% è investito in azioni area euro, poi è long/short futures da -70% a +70% ed è long/short sul VIX per un 15%. Il fondo è interessante per le potenzialità di rendimento e di contenimento delle perdite, anche se ha volatilità elevata, circa pari a quella del mercato azionario.
Qual è la strategia del vostro fondo più richiesto dai risparmiatori?

Sicuramente il Target Strategy è il fondo più richiesto in questo momento. Nasce come alternativa alle classiche strategie obbligazionarie e ha il compito di offrire un rendimento il più stabile possibile in funzione dell’obiettivo d’investimento prefissato (rendimento medio annuo del 5% al netto dei costi di gestione).

Gli scenari futuri per quanto riguarda i mercati obbligazionari sono fonte di grandi preoccupazioni per la probabile mancanza di rendimenti che offriranno. Target Strategy fin dal suo lancio (giugno 2014) rispetta pienamente i suoi obiettivi, dimostrando di non essere particolarmente correlato con altre asset class (azioni, obbligazioni, commodities etc.). Il fondo ha un universo investibile molto ampio (quello offerto dagli ETF, ETN ed ETC), quindi può diversificare su molteplici segmenti di mercato, prendendo posizioni sia long che short. Altri benefici della strategia, oltre alla ricerca di rendimenti stabili, sono la bassa volatilità e il ridotto drawdown. Per molti investitori Target Strategy può costituire una valida alternativa per la parte di portafoglio meno esposta al rischio.

Quanto costa sottoscrivere i vostri fondi?

Non realizzeremo classi nuove, ma utilizzeremo delle classi già esistenti e non molto usate in passato. A livello di commissioni, abbiamo scelto di proporre una via di mezzo tra la classe istituzionale e la classe retail, mantenendo un privilegio agli istituzionali che investiranno direttamente, ma dando un vantaggio ai clienti che sceglieranno la Borsa per acquistare direttamente i nostri comparti.

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Ultimi commenti
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    Avete scritto “il Target Strategy è il fondo più richiesto in questo momento. Nasce come alternativa alle classiche strategie OBBLIGAZIONARIE”.

    Ma su morningstar è classificato come Azionario Internazionale http://www.morningstar.it/it/funds/snapshot/snapshot.aspx?id=F00000THLV

    È un errore o è proprio così?

  • Avatar

    Le confermo che è un errore, abbiamo già segnalato al provider la cosa. Grazie per la richiesta di chiarimento.

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