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Inflazione, lo strano caso dello Zambia

Uno stato desertico incastonato nell’entroterra dell’Africa meridionale ci offre del tutto inaspettatamente un esempio virtuoso di come domare l’inflazione galoppante nel giro di una manciata di mesi. Stiamo parlando dello Zambia e delle politiche varate dal suo presidente, Hakainde Hichilema, in carica dall’agosto del 2021.

“Il forte focus sull’economia e il passato da contabile di Hichilema erano esattamente le competenze di cui il Paese aveva bisogno per risollevarsi dal pantano economico in cui si trovava 12 mesi fa, quando divenne il primo Stato africano a fare default sul debito sovrano durante la pandemia”, scrive Quartz in un interessante articolo dedicato al tema.

Proprio a seguito del default, l’inflazione del Paese è schizzata alle stelle, in scia alla svendita della valuta locale (il kwacha zambiano) e del suo debito denominato in dollari.

 

Cronaca di un anno di ripresa

Ebbene, un anno più tardi il kwacha zambiano è la valuta che registra la performance migliore rispetto al dollaro, con un rally del 18,5% dal 22 gennaio al primo settembre 2022.

Non solo. Mentre altri Stati vicini come Sudafrica, Zimbabwe, Nigeria, Ghana e Kenya non sono stati in grado di controllare l’aumento dei prezzi e il crollo delle valute, il governo di Hichilema è riuscito a ridurre il tasso di inflazione dal 24,4% dell’agosto 2021 al 9,8% di agosto di quest’anno. E stiamo parlando di un Paese in cui l’inflazione si è attestata in media – tra il 1986 e il 2021 – al 38,2% annuo.

 

 

Qual è stato il segreto del successo?

Ma qual è stato il segreto di questo successo nel riportare a galla l’economia di un’area del mondo nella quale praticamente tutti gli altri Paesi si trovano in difficoltà? Stando al Policy Monitoring and Research Centre di Lusaka, la capitale, tutto sta in un mix di misure monetarie e fiscali. Oltre agli aiuti arrivati dal Fondo monetario internazionale.

Quando il comitato di politica monetaria del governo si è riunito lo scorso novembre, ha deciso di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, portandoli al 9%, livello su cui sono rimasti fino ad oggi. L’obiettivo finale è quello di ridurre l’inflazione tra il 6% e l’8% entro la metà del 2023.

Per sostenere l’agricoltura e l’allevamento, poi, il governo ha anche rimosso il dazio doganale del 5% sull’importazione di bovini e polli da allevamento. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari è sceso dal 12% di luglio all’11,3% di agosto.

Tuttavia, il settore minerario, che contribuisce per il 10% al Prodotto interno lordo del Paese, presenta ancora delle sfide.
 

 

Il pacchetto di salvataggio del Fondo monetario

L’accordo con il Fondo monetario internazionale per la ristrutturazione del debito – un pacchetto di salvataggio da oltre un miliardo di dollari – ha portato il kwacha a rafforzarsi rispetto al dollaro Usa e ha contribuito a contenere il tasso di aumento dei prezzi dovuto alle interruzioni delle catene degli approvvigionamenti, a loro volta derivanti dalla guerra in Ucraina e dalle devastazioni causate dalla pandemia di Covid-19.

Così, il 31 agosto il consiglio di amministrazione del Fondo monetario ha approvato un prestito di 1,3 miliardi di dollari a 38 mesi a favore del Paese, che va ad aggiungersi all’altra assegnazione di 1,3 miliardi di dollari di diritti speciali di prelievo dal fondo, ricevuta nell’agosto 2021.

L’economista Patrick Chileshe identifica un’altra ragione per cui il kwacha ha guadagnato terreno rispetto al dollaro Usa. “Abbiamo visto il kwacha rafforzarsi e ciò è stato determinato da un aumento dell’offerta di valuta estera da parte della Banca dello Zambia, che è stata costante sul mercato, mentre la domanda di dollari Usa è stata bassa”, sostiene l’esperto.

 


 

Scritto da

La scrittura è sempre stata la sua passione. Laureata in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione all’Università Bocconi di Milano, è entrata nel mondo del giornalismo nel 2008 con uno stage in Reuters Italia e successivamente ha lavorato per l’agenzia di stampa Adnkronos e per il sito di Milano Finanza, dove ha iniziato a conoscere i meccanismi del web. All’inizio del 2011 è entrata in Blue Financial Communication, dove si è occupata dei contenuti del sito web Bluerating.com e ha scritto per il mensile Bluerating.

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