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Bollettino AO | Preparativi per un 2021 (si spera) di ripresa

I fatti salienti della settimana

Panorama generale. In Europa e negli Stati Uniti accelerano gli iter per l’ok ai vaccini anti-Covid, in modo che si possano avviare massicce campagne di vaccinazione già nei prossimi giorni.

Nel Vecchio Continente l’EMA valuterà quello di Pfizer BioNTech il 21 dicembre e ha anticipato il parere su quello di Moderna dal 12 al 6 gennaio. In Italia si parla di un via alle vaccinazioni già nei primi giorni del nuovo anno, con le primissime somministrazioni, simbolicamente, il 27 dicembre: staremo a vedere.

Effetto Covid-19. Siam sempre lì: contrastare lo sfacelo economico provocato dalla pandemia. Nel Congresso USA prosegue fino a domenica il negoziato per il nuovo pacchetto di aiuti all’economia da 900 miliardi di dollari. Sullo sfondo, le richieste di sussidi di disoccupazione che, nell’ultima settimana, sono cresciute di 885 mila unità.

La Fed c’è. La Federal Reserve, che si accinge a pubblicare i risultati di un secondo stress test sulle banche, nell’ultima riunione del 2020 ha rivisto al rialzo le stime sul PIL statunitense, prevedendo un calo pari al -2,4%, dal -3,7% della previsione precedente, nel 2020 e una crescita del +4,2% nel 2021.

Confermato il sostegno all’economia, con tassi pressoché a zero e acquisti di titoli di Stato per 120 miliardi al mese.

Altre due note macro. Negli Stati Uniti le vendite al dettaglio sono scese dell’1,1% a novembre, una flessione che batte quella registrata a ottobre (-0,1%). A casa nostra, nell’area euro, l’indice PMI servizi a dicembre si è portato da 41,7 punti a 47,3 punti; su anche il manifatturiero, a 55,5 punti dai precedenti 53,8.

Ma la Brexit? Il Parlamento Europeo si è detto pronto a una plenaria su Brexit prima della fine dell’anno, posto che si addivenga a un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea entro la giornata di domenica.

“Sarà difficile, ma è possibile arrivare a un accordo”, ha dichiarato il negoziatore europeo Michel Barnier. Il ministro dell’Ufficio di Gabinetto Michael Gove, da parte sua, ha detto che le trattative potrebbero proseguire “fino a dopo Natale”.

Sullo sfondo rimane la concreta possibilità di un no deal: prova ne sono le parole della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha parlato di “progressi significativi” ma anche di “grandi divergenze” che persistono e che “saranno difficili da ricomporre”.

Sempre a Londra. La Bank of England ha confermato il Quantitative Easing e lasciato invariati i tassi d’interesse al minimo storico dello 0,10%. Dal canto suo, il governo ha prorogato il Job Retention Scheme, la “cassa integrazione” made in UK, fino a fine aprile.

Sempre a Bruxelles. Il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente il quadro finanziario pluriennale UE 2021-2027, e con esso il piano Next Generation EU. “Un bilancio storico per un momento storico”, ha detto il presidente David Sassoli.

Ancora banche centrali. La Bank of Japan ha esteso per ulteriori sei mesi il programma che allevia le pressioni sui finanziamenti alle imprese. Inoltre, valuterà “un ulteriore allentamento monetario efficace e sostenibile”.

Espresso Bruxelles-Pechino. I negoziati commerciali fra Unione Europea e Cina potrebbero giungere a un’intesa finale entro l’anno.

Intercity Pechino-Washington. Si rinnovano invece le tensioni USA-Cina sul fronte commerciale, con Washington che appare pronta a mettere nella “lista nera” varie aziende cinesi.

 

 

Come si sono mossi i mercati

Wall Street record, Europa riflessiva. Nuovi record a Wall Street sul finire della settimana, in scia all’approssimarsi di un accordo bipartisan sul piano di aiuti all’economia.

Ma l’entusiasmo non conquista le Borse europee, che pure nei giorni precedenti avevano risposto positivamente alle news sulle imminenti vaccinazioni: venerdì mattina, sulle piazze del Vecchio Continente, gli investitori hanno mostrato di seguire con attenzione (e apprensione) soprattutto le news sui nuovi lockdown natalizi, sull’incremento dei contagi e sulle ricadute che tutto questo sta avendo sull’economia.

Di umore analogo gli indici giapponesi.

Spread e rendimento in calo. Lo spread tra il decennale italiano e il pari durata tedesco si è portato sui minimi dal 2016 – sotto i 109 punti base – per poi risalire nella mattinata di venerdì.

Con lo spread è sceso anche il rendimento del nostro BTp a 10 anni. Una tendenza al ribasso destinata ad arrestarsi? Difficile, in virtù della grossa mano che ci sta dando la BCE e del Recovery Fund in arrivo. Ma staremo a vedere.

Manipolazione in corso? Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro resta sopra l’1,22. Sterlina ancora una volta in balia degli alti e bassi nei negoziati sulla Brexit.

In una nota d’accompagnamento al rapporto semestrale sul mercato valutario estero, il Tesoro USA ha puntato il dito contro il Vietnam e la Svizzera, accusandoli di manipolare le loro divise tenendone artificiosamente basso il valore e impedendo in questo modo un riequilibrio della bilancia dei pagamenti.

Rialzi in casa Brent e WTI. In recupero le quotazioni di Brent e WTI, le due qualità più pregiate di petrolio greggio che fanno da riferimento all’intero mercato. Una ripresa, quella in corso da novembre, che si deve all’ottimismo per le oramai imminenti campagne di vaccinazione anti-Covid.

Non sembrano avere ripercussioni (per ora) i prossimi lockdown e le stime sul recupero della domanda riviste al ribasso dall’Agenzia Internazionale dell’Energia. Lato Opec+, si registrano ancora punti di vista molto diversi fra i Paesi produttori sulle strategie da adottare.

Oro ancora in rialzo.

 

Indici azionari
Azioni Italia 1.36%
Azioni Europa 1.74%
Azioni Usa 1.88%
Azioni Cina 1.61%
Indici obbligazionari
Bond governativi eurozona -0.60%
Bond governativi usa -0.35%
Bond corporate usa 0.06%
Spread Btp-Bund 110 punti
Materie prime
Oro 1,890.05 (3.09%)
Petrolio Wti 48.96 (3.86%)
Valute
Cambio Eur/Usd 1.2246 (0.83%)
Cambio Eur/Gbp 0.9073 (-0.44%)

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 16.00 del 18/12/20

 

I market movers della settimana

Natale s’avvicina e le segnalazioni di eventi macro di rilievo sono giocoforza minori.

Attenzione lunedì 21 dicembre alle decisioni della People’s Bank of China, la banca centrale cinese, mentre martedì 22 dicembre conosceremo la variazione del Prodotto Interno Lordo nel Regno Unito e negli States, riferita al terzo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente. Lo stesso giorno, focus sul mercato immobiliare USA con le vendite di abitazioni esistenti a novembre.

Le valutazioni sul mercato immobiliare a stelle e strisce proseguiranno il giorno successivo, mercoledì 23 dicembre, con le vendite di nuove abitazioni a novembre. Occhio poi alle scorte di petrolio greggio.

E si arriva così al Santo Natale: a tutte e tutti voi, i nostri più sentiti auguri di buone Feste! Ci ritroveremo con il consueto bollettino settimanale qui, sul nostro blog, puntuali a gennaio.

 


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