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HomeECONOMIA E MERCATICOMMENTO AL MERCATOBollettino AO | La Bce cala l’asso, nuovo inquilino a Downing Street

Bollettino AO | La Bce cala l’asso, nuovo inquilino a Downing Street

I fatti salienti della settimana

Maxi aumento dei tassi in Europa. La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 0,75 punti, portando il tasso principale al 2%, quello sui depositi all’1,5% e quello sui prestiti marginali al 2,25%. E non intende fermarsi.

“L’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo”, ha evidenziato l’istituto di Francoforte in una nota, spiegando di prevedere ulteriori rialzi, ma precisando che le decisioni saranno comunque prese di volta in volta in base all’evolversi dello scenario economico.

Per la presidente Christine Lagarde, l’economia dell’area euro è destinata a indebolirsi ulteriormente nella parte finale dell’anno e agli inizi del 2023.

Inflazione al top dal 1984 in Italia. Secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato a ottobre un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua, dal +8,9% del mese precedente. “Bisogna risalire al marzo del 1984 per un tendenziale dell’indice generale Nic pari a +11,9%”, il commento dell’Istat.

Governo Meloni, c’è la fiducia. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incassato la fiducia alla Camera e al Senato e ha illustrato le priorità del suo governo in un discorso di 70 minuti: dalla condanna della Russia per la guerra in Ucraina ai rapporti con l’Europa, dalla tregua fiscale alla gestione dell’immigrazione, dal semipresidenzialismo alla modifica del reddito di cittadinanza.

Citando l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha annunciato che si procederà all’innalzamento del tetto all’uso del contante a 10mila euro. La mossa ha suscitato la reazione delle opposizioni, che hanno parlato di favore all’evasione fiscale, e dell’Ue, che ha detto di preferire un plafond basso.

Nuovo premier in Uk. Dopo l’addio di Liz Truss a soli 45 giorni dal suo arrivo a Downing Street, il conservatore Rishi Sunak è stato eletto nuovo primo ministro della Gran Bretagna.

Sunak, 42 anni, è il premier britannico più giovane degli ultimi 200 anni, il primo premier non bianco nella storia del Paese e il primo premier più ricco della famiglia reale: ha infatti un patrimonio stimato di circa 730 milioni di sterline.

 

 

Slitta l’economic statement. Tra le prime decisioni di Sunak c’è stata quella di rinviare di due settimane e mezzo l’economic statement del Tesoro inglese. Una mossa che, secondo Bloomberg, consente all’Office for Budget Responsibility di includere nelle previsioni economiche e nelle stime sull’indebitamento del governo il forte calo dei tassi d’interesse di mercato registrato da quando Truss ha fatto marcia indietro e lasciato l’incarico.

La dichiarazione sarà presentata il 17 novembre anziché il 31 ottobre.

Recessione più lontana… L’economia americana è tornata a crescere nel terzo trimestre 2022. Dopo il calo registrato nei primi sei mesi dell’anno, il Pil è aumentato del 2,6% annuo tra luglio e settembre, sopra le attese degli analisti. “L’economia statunitense è abbastanza forte da evitare il rischio recessione”, ha dichiarato al Financial Times il consigliere economico del presidente Joe Biden, Brian Deese.

… o più vicina? In compenso, secondo il Fondo monetario internazionale questo inverno più della metà dei Paesi dell’area euro, compresa l’Italia, “sperimenterà una recessione tecnica”, con il Pil in calo per due trimestri consecutivi

Musk si è deciso su Twitter. Elon Musk ha completato l’acquisto di Twitter, segnato da una prolungata diatriba legale, per 44 miliardi di dollari. E la prima decisione in qualità di nuovo proprietario è stata licenziare quattro top manager, tra cui l’amministratore delegato Parag Agrawal.

Come si sono mossi i mercati

Effetto tech. Borse europee in rosso in apertura dell’ultima seduta di una settimana positiva: dopo aver reagito con un rialzo agli annunci della Bce su tassi e prospettive economiche, i listini hanno risentito della delusione del mercato Usa di fronte ai numeri di alcuni big della tecnologia, a cominciare da Amazon e Apple.

Rendimenti giù. In calo i rendimenti obbligazionari in Europa e negli Stati Uniti, in scia alle crescenti speranze che si avvicini un cambio di rotta presso le banche centrali. Inclusa la Fed, che si esprimerà la settimana prossima.

Speranze che però rischiano di andare deluse: l’inflazione di fondo rimane ai massimi del ciclo e la disoccupazione invece è ai minimi, il che non depone certo a favore dell’ipotesi di una Fed più “colomba” a breve.

Sul mercato valutario, l’euro sotto la parità rispetto al dollaro, la sterlina e lo yen restano gli osservati speciali. La riunione della Bank of Japan di questa settimana è stata anch’essa oggetto di attenzione. Anche in Giappone l’inflazione è aumentata progressivamente: nonostante ciò, la Bank of Japan ha confermato la sua linea accomodante.

Gas in risalita. Dopo l’accordo sul price cap, il prezzo del gas era sceso sotto i 100 euro al megawattora alla Borsa di Amsterdam, salvo poi risalire e superare la soglia dei 110 euro. In recupero il petrolio.

 

Indici azionari Performance settimanale Performance da inizio mese
FTSE MIB 4.10% 7.77%
MSCI Europe 2.81% 5.60%
S&P 500 2.27% 0.57%
Nikkei 2.13% -1.17%
Shanghai Composite CSI 300 -4.45% -10.82%
Indici obbligazionari Performance settimanale Performance da inizio anno
10-yr yield on Italian Bond (BTP) 4.14% 1.17%
10-yr yield on US Treasuries 3.95% 1.51%
10-yr yield on German Bund 2.01% -0.18%
10-yr yield on Eurozone bonds 2.01% -0.18%
Spread Btp-Bund 209.28 punti 84.69%
Materie prime Performance settimanale Performance da inizio mese
Oro 53.01 eur/gr (0.007%) -1.90%
Petrolio Wti 88.31 usd/barile (4.90%) 14.88%
Valute Performance settimanale Performance da inizio mese
Cambio Eur/Usd 0,9945 (1.56%) 3.91%
Cambio Eur/Gbp 0,8587 (-0,71%) -3.32%

Indici di mercato. Dati aggiornati ore 17.00 del 28/10/22.

 

L’agenda della prossima settimana

Focus sul Pmi manifatturiero della Cina relativo a ottobre e sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio in Giappone.

Nell’area euro sotto la lente i dati preliminari sul Pil, l’aggiornamento flash sull’inflazione a ottobre e le vendite al dettaglio e la disoccupazione in Germania.

Mercoledì nuova riunione Fed, con annesse dichiarazioni del presidente Jerome Powell. Ma attenzione anche alla pubblicazione della relazione sul mercato del lavoro prevista per venerdì.

Intanto proseguirà la pubblicazione dei bilanci per il terzo trimestre dell’anno.

 


 

 

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