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ESG: una garanzia di successo?

ESG: una garanzia di successo?

Negli ultimi anni il concetto di investimento ESG (attento cioè a criteri ambientali, sociali e di governance) ha guadagnato notevole risonanza nel panorama finanziario globale. E la convinzione sempre più diffusa è che le aziende con rating ESG più elevati siano non solo socialmente responsabili, ma anche meglio posizionate per il successo finanziario a lungo termine.

Uno studio recente condotto da Kroll, società di consulenza con sede a New York, fornisce prove convincenti a sostegno di questa tesi. Lo studio ha rivelato che le aziende con rating ESG più elevati tendono a sovraperformare le loro controparti con rating ESG inferiori, ottenendo rendimenti più consistenti nel lungo periodo.

 

In ritardo o in anticipo?

Lo studio di Kroll è un’analisi esaustiva dei rendimenti storici delle aziende quotate in borsa e dei loro rating ESG su scala globale. La ricerca ha esaminato i dati relativi a oltre diecimila aziende in vari settori e in tutto il mondo. I risultati gettano luce sulla relazione tra le performance ESG e i rendimenti finanziari, confermando l’importanza crescente della sostenibilità nelle decisioni di investimento.

Uno dei risultati più significativi dello studio è la marcata sovraperformance delle aziende con rating ESG elevati, definite come “Leader”, rispetto a quelle con rating più bassi, chiamate “Ritardatarie”. Globalmente, i Leader hanno ottenuto un rendimento annuo medio del 12,9%, mentre i Ritardatari hanno registrato un rendimento annuo medio dell’8,6%. Negli Stati Uniti, che vantano il maggior numero di aziende valutate, la disparità è ancora più evidente. I Leader ESG americani hanno registrato un rendimento annuo medio del 20,3%, contro il 13,9% delle aziende Ritardatarie.

 

 

Lo studio ha rivelato che la positiva sovraperformance dei Leader rispetto ai Ritardatari è stata generalmente coerente in tutte le principali regioni geografiche e nella maggior parte dei settori industriali, con alcune eccezioni. Le aziende europee, in particolare, sono più avanti nel loro percorso ESG, con una percentuale significativa di società che hanno ottenuto il rating di Leader. Al contrario, Nord America e Asia hanno accusato un certo ritardo. È interessante notare che la sovraperformance dei Leader ESG si è estesa a vari settori industriali, contraddicendo l’idea che fosse dovuta esclusivamente a una sovraesposizione al settore dell’Information Technology.

 

 

L’importanza crescente dell’ESG

A rendere necessaria una migliore comprensione della correlazione tra i rating ESG e le performance è stato l’incremento degli investimenti sostenibili a livello globale. Nel 2020, oltre un terzo degli asset nei mercati sviluppati è stato definito “sostenibile”, per un totale di 35mila miliardi di dollari in tutto il mondo e 17,1 solo negli Stati Uniti, secondo la Global Sustainable Investment Alliance.

Tuttavia, questo aumento degli investimenti sostenibili è stato accompagnato da preoccupazioni di “greenwashing” – o ecologismo di facciata – cioè la strategia di comunicazione adottata da alcune aziende per apparire attente sotto il profilo ambientale quando nei fatti non lo sono. Di conseguenza, sono aumentate le azioni di regolamentazione e le cause legali, portando allo sviluppo di nuovi standard di sostenibilità in tutto il mondo.

Lo studio di Kroll fornisce ulteriori prove: le aziende con rating ESG più elevati tendono a ottenere rendimenti di investimento più forti nel lungo termine. Questo risultato sottolinea l’importanza crescente dei fattori ESG nelle decisioni di investimento e suggerisce che, oltre a essere una questione di responsabilità sociale, i criteri ESG sono ormai anche un fattore chiave delle performance finanziarie.

“I risultati del report sono molto interessanti e importanti anche per le aziende che operano in Italia e che devono affrontare delle dinamiche interconnesse con il resto del mondo; le tematiche legate alla sostenibilità devono essere infatti gestite nel modo corretto e hanno un impatto significativo sul valore degli asset,” ha detto Enrico Rovere, managing director della practice valuation advisory di Kroll in Italia.

 


 

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