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Cina, Covid, inflazione: i tag dei gestori per il 2022

È di nuovo quel periodo dell’anno nel quale si fanno previsioni. Quel periodo, cioè, nel quale analisti, strategist e opinionisti pontificano sulle opportunità e i rischi dell’anno che ci si para davanti. È quel momento – scrive Eddie van der Walt, Markets Live reporter ed editor per Bloomberg News a Londra, nella newsletter mattutina di Bloomberg del 23 dicembre – nel quale “i gestori di portafoglio e i trader si rallegrano dei successi incassati e contemplano i modi per migliorare i rendimenti nell’anno che arriva”.

 

E quindi? Dove vogliamo andare a parare?

È presto detto: nelle prime settimane di dicembre, il team Markets Live di Bloomberg ha intervistato più di 800 tra questi professionisti a proposito delle loro maggiori paure per il 2022. “La ‘nuvola’ di parole qui sotto, creata dal collega Nour Al Ali, riflette la frequenza con cui tali parole sono state utilizzate nelle loro risposte aperte”, spiega Eddie van der Walt. E “parla da sola”.

La riportiamo qui di seguito, precisando che la fonte è appunto la newsletter mattutina di Bloomberg, “5 things to start your day”, di giovedì 23 dicembre 2021.

 

 

Previsione o abbaglio? Alla scoperta del recency bias

Più che le previsioni sull’anno a venire, però, quel che viene a galla è soprattutto un riflesso delle preoccupazioni attuali. Inflazione, rialzi dei tassi e varianti del coronavirus responsabile del Covid sono infatti molto centrali nelle discussioni sui mercati in questo momento.

Ed ecco che rientra in scena la finanza comportamentale. Nell’economia comportamentale, spiega infatti van der Walt, “ci si riferisce a ciò come al recency bias, il bias della novità, una scorciatoia mentale in virtù della quale le persone tendono a basare i loro giudizi soprattutto sulle informazioni più recenti, di fatto traendo conclusioni sul futuro assumendo come riferimento il recentissimo passato.

Come non necessariamente gli ultimi giorni di dicembre sono rappresentativi degli scambi che si sono registrati nell’arco di un anno solare – è più probabile che lo sia una settimana a caso in aprile, scrive van der Walt – così ogni anno ha i suoi crucci e le sue preoccupazioni, che non necessariamente corrispondono a quelli dai quali ci lasciamo angosciare in chiusura dell’anno immediatamente precedente. Per quanto difficile possa essere, quindi, “non dovremmo lasciare che il nostro giudizio sia offuscato da ciò che abbiamo di fronte”.

Ce la faranno i nostri eroi a sconfiggere anche questo bias? Forse no: ma, come sempre, è già molto importante prenderne consapevolezza.

 


 

Scritto da

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, lavora a Milano dal 2007. Dopo un'esperienza di quattro anni in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori, si è spostata in Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nei temi dell'asset management e della consulenza finanziaria. A dicembre 2017 si è unita al team di AdviseOnly.

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