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Guida essenziale alle sigle del risparmio gestito

Tutto quello che devi sapere sulla terminologia del risparmio gestito

ELTIF, PEPP, PIR: l’industria del risparmio gestito – intesa come insieme di società che gestiscono il denaro raccolto presso i risparmiatori – pullula di sigle, alcune delle quali vengono da noi citate con una discreta frequenza.

Dopo esserci inoltrati nella giungla dei mercati azionari con un vademecum creato ad hoc1, ci corre l’obbligo di proporre anche una guida alle sigle del risparmio gestito. Precisiamo che molte sono di matrice europea, stante il lavoro compiuto o avviato negli ultimi anni dalla Commissione UE per arrivare a una maggiore integrazione del mercato dei capitali e degli strumenti finanziari.

Iniziamo quindi il nostro viaggio, senza indugiare oltre.

 

AIFMD

È l’Alternative Investment Fund Managers Directive, che ha fissato standard normativi armonizzati per i gestori di fondi di investimento alternativi (fondi hedge o speculativi).

 

ELTIF

Sono gli European Long-Term Investment Funds, ovvero i fondi di investimento europei a lungo termine2.

 

ESMA

È l’autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. Si tratta di un’autorità indipendente dell’Unione Europea che persegue l’obiettivo di migliorare la protezione degli investitori e di promuovere la stabilità dei mercati finanziari.

 

EuSEF

Gli European Social Entrepreneurship Funds (EuSEF) sono fondi che consentono di investire nelle imprese sociali, ovvero in quelle aziende create con l’obiettivo esplicito di generare un impatto sociale positivo.

 

EuVECA

Gli European Venture Capital Funds (EuVECA) prevedono investimenti in start-up

 

GEFIA

Gestori dei fondi di investimento alternativi (FIA, quindi, sta per fondi di investimento alternativi).

 

GPF/GPS

Qui parliamo di gestioni patrimoniali, nell’ambito delle quali il risparmiatore affida l’investimento del suo patrimonio, attraverso un mandato, a un gestore. Ciò premesso, la GPF è la Gestione Patrimoniale in Fondi, mentre la GPS è la Gestione Patrimoniale in SICAV. In entrambi i casi, il patrimonio viene investito principalmente in quote di OICR.

 

GPM

La Gestione Patrimoniale Mobiliare fa sì che il patrimonio venga investito prevalentemente nelle asset class più “classiche”, per esempio azioni e obbligazioni.

 

 

IORP II

È la direttiva europea Institutions for Occupational Retirement Provision II, nota da noi anche come EPAP II (Enti Pensionistici Aziendali o Professionali II). Punta ad armonizzare un minimo la regolamentazione dei fondi negoziali in Europa per consentire la mobilità dei lavoratori all’interno dell’UE, dando al contempo supporto al decollo della previdenza complementare.

 

ISIN

È il codice internazionale che identifica gli strumenti finanziari, inclusi i fondi comuni.

 

KIID

È il Key Investor Information Document, documento che sintetizza le informazioni più rilevanti su un fondo di investimento3.

 

MiFID II

Set di regole finalizzato a creare un mercato integrato degli strumenti finanziari. Nel 2004 il Parlamento UE ha approvato la Markets in Financial Instruments Directive, meglio nota come MiFID. Una normativa poi superata dagli eventi (crisi subprime del 2008 e crisi del debito del 2011), che hanno reso necessario un aggiornamento. Nel 2014, quindi, Strasburgo ha dato l’ok alla MiFID II4 che nel 2018 è entrata in vigore in tutti gli Stati UE.

 

NAV

Il Net Asset Value si ottiene suddividendo la somma dei valori di mercato di tutte le attività presenti nel portafoglio di un fondo per il numero delle quote in circolazione.

 

OICR

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio costituiscono una categoria della quale fanno parte anche i fondi comuni d’investimento: la loro caratteristica è appunto la gestione collettiva dei patrimoni.

 

OICVM

Gli Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari rappresentano una categoria più specifica nella quale rientrano i fondi aperti, italiani ed esteri.

 

PEPP

Acronimo di Pan-European Pension Product. Si tratta di un passaporto che presto sarà destinato a quei prodotti in linea con i requisiti elencati nel relativo regolamento UE. Nelle intenzioni del legislatore, il passaporto PEPP5 dovrebbe consentire a prodotti pensionistici che presentano una serie di caratteristiche di varcare i confini nazionali in caso di trasferimento del loro sottoscrittore.

 

PIR

Sono i Piani di Risparmio a lungo termine, introdotti nel 2017 con la Legge di Bilancio stilata per quell’anno6.

 

SICAF/SICAV

Le SICAF sono Società di Investimento a Capitale Fisso, mentre le SICAV sono Società di Investimento a Capitale Variabile. In questo secondo caso il capitale può, appunto, aumentare o diminuire, a seconda delle sottoscrizioni e dei disinvestimenti.

 

UCITS

La Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities è la direttiva UE del 1985 (cui sono seguiti revisioni e aggiornamenti) che ha consentito il collocamento nei Paesi membri – a precise e determinate condizioni – di fondi con domicilio in uno degli Stati UE. I fondi che hanno il passaporto UCITS si chiamano “armonizzati”.

 



1 – Guida alle parole-chiave del mercato azionario
2 – Cosa sono gli ELTIF, i “PIR europei” pronti al decollo
3 – Financial Brief | Come si sceglie un fondo d’investimento?
4 – Arriva MiFID II: la rivoluzione della consulenza finanziaria
5 – PEPP, a che punto sono i fondi pensione europei?
6 – PIR, cronache da un mercato finito nel congelatore

Scritto da

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, lavora a Milano dal 2007. Dopo un'esperienza di quattro anni in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori, si è spostata in Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nei temi dell'asset management e della consulenza finanziaria. A dicembre 2017 si è unita al team di AdviseOnly.

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